L’oro, il cui nome deriva dal latino “aurum” cioè alba scintillante, è un metallo malleabile di colore ,giallo caratterizzato da un’elevata resistenza alla corrosione. Si estrae allo stato elementare o da leghe naturali e si trova sotto forma di pepite, grani e pagliuzze nelle rocce e nei depositi alluvionali. Quest’importante metallo è conosciuto ed apprezzato dagli uomini sin dalla preistoria, specialmente a scopo ornamentale sia maschile che femminile, ma bisogna arrivare ai tempi di Cesare, ossia nel 49 a.C., per la coniazione della famosa moneta chiamata “aureo”.Anche il rame e l’argento venivano utilizzati dagli antichi per la realizzazione di monete, ma l’oro è stato sempre considerato più prezioso a causa della sua maggiore scarsità in natura ed anche perché richiede molto più lavoro a parità di quantità estratta.In Italia possediamo prevalentemente oro 18k.Il colore viene determinato dai metalli che vengono aggiunti all’oro per formare la lega utile alla lavorazione. Aggiungendo maggiore quantità di rame si otterranno leghe di colore rossastro più comunemente detto “oro rosso”, aggiungendo maggiori quantità di argento si otterrà una lega più bianca, quindi “oro bianco”. A parità di titolo o punzone non vi è differenza di valore tra l’oro bianco, giallo e rosso. Il simbolo 18K o 750 punzonato sugli oggetti indicano la quantità di oro puro contenuta in un oggetto. Il simbolo 18K, sostituito dal simbolo 750, indica che la lega di tale oggetto è composta al 75% da oro puro e al 25% da altri metalli. L’oro bianco da gioielleria è composto al 75% da oro, ed al 25% da argento o palladio. Allo stato puro l’oro è incorruttibile, cioè non arrugginisce, è eterno, inalterabile, omogeneo, facilmente trasportabile. L’oro è anche un buon conduttore di calore e di elettricità: viene fuso alla temperatura di 1.064°C. La sua densità (peso specifico) è di 19,3 gr/cm3 e solo i metalli del gruppo del platino sono più pesanti dell’oro.