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Proteggere i vostri risparmi investendo in lingotti d’oro.

Complici le varie tensioni internazionali, le quotazioni dell’oro quest’anno hanno messo a segno una crescita del 3,3%, portandosi a 1.326 dollari l’oncia, ai massimi da 10 mesi.E’ poco e la forza del dollaro ne limita i guadagni, ma in tempi di rendimenti nulli o persino sottozero, e pur sempre buono, pur essendo un classico investimento a lungo termine. Una delle sue peculiarità consiste nel mettere al sicuro i risparmi dalla perdita del potere di acquisto, che inevitabilmente riguarda tutte le economie del pianeta.

Vi siete mai chiesti cosa sarebbe accaduto se vent’anni fa aveste investito i vostri risparmi in oro?

Vi do io la risposta,  Ebbene, da allora le quotazioni del bene rifugio per eccellenza risultano cresciute del 420%. A inizio 1999, infatti, un’oncia  si comprava ancora per 250 dollari o poco più. Nel frattempo, il cambio euro-dollaro è passato da 1,10 al’1,1350 attuale, per cui il rialzo dell’oro coincide quasi perfettamente con quello in euro ottenuto dal’investitore. E l’inflazione? Grazie anche alla moneta unica, ci siamo messi alle spalle i tempi bui della crescita dei prezzi a doppia cifra e in due decenni l’Italia risulta avere  cumulato un’inflazione del 46%.

Ciò detto , il rendimento reale di un investimento in oro è stato del 370% in 20 anni, pari alla media annua dell’8%.  In effetti, se avessimo investito in immobili, oggi ci ritroveremmo con un valore di mercato sostanzialmente uguale, ma inferiore del 46% in termini reali, tenuto conto dell’inflazione tenuto conto di tutte le tasse annesse e connesse a questo tipo di investimento, I prezzi medi delle case in Italia, infatti, si sono riportati oggi a quelli di fine anni Novanta. Se, poi, avessimo puntato sulla borsa italiana, sarebbe andata molto peggio, visto che l’Ftse Mib ha perso in 20 anni quasi il 50%. Investito 100 a Piazza Affari, quindi, avremmo oggi solo 55, che varrebbe realmente appena 30. Ma non per tutti i mercati azionari è andata cosi. Wall Street ha reso il 180% negli ultimi 20 anni, circa il 177% tenuto conto delle variazioni del cambio euro-dollaro, il 5,2% medio annuo. Molto meno dell’oro, che si mostra un asset più redditizio.

E se tornassimo indietro di 40 anni ? Cosa ci saremmo dovuti aspettare?

 Puntando sull’oro oggi avremmo avuto un rendimento del 430%, avendo acquistato un’oncia ai tempi a circa 250 dollari, lo stesso valore di fine anni ’90. Ma nel frattempo, il dollaro contro la lira ha guadagnato quasi i due terzi, esattamente il 62%. A inizio 1979, infatti, un dollaro comprava sulle 840 lire, che sarebbero state dall’1 gennaio ’99 43 centesimi di euro. Ne consegue che avrebbe comprato un’oncia a quasi 208.000 lire o 107,30 euro. Il rendimento sarebbe stato del 1.035%, a fronte di un’inflazione cumulata del 577% per un rendimento reale del 458%, il 4,4% medio annuo.

E se avessimo puntato sempre su Wall Street? In 40 anni, il Dow Jones ha reso il 2.800%, per cui se avessimo investito 1 milione di lire sul’ indice di New York, avremmo acquistato ai tempi titoli per un valore di quasi 1.200 dollari, ma che si sarebbero impennati oggi a circa 34.500 dollari. Al netto della solita inflazione, avremmo ottenuto un rendimento medio annuo reale di quasi il 26%. Ciò dimostrerebbe che l’oro abbia funto da protezione dei risparmi, ma il mercato azionario americano nel lunghissimo periodo avrebbe svolto tale funzione persino meglio. Vero è, però, che il metallo ha avuto un andamento crescente quasi ininterrotto, fatta eccezione per il periodo compreso tra l’estate del 2011 e l’autunno del 2015, gli anni di massima crisi dell’euro, mentre Wall Street ha avuto i suoi consueti saliscendi, anche piuttosto bruschi, come quello breve e intenso del 1987, a fine anni Novanta e tra il 2007 e il 2009 . Alla luce di questi dati e relativamente al discorso dell investire nell’oro concluderei affermando che, la scelta di convertire i propri risparmi in lingotti d’oro fino da investimento si e’ rivelata assolutamente una scelta eccellente e leggendo i dati sopracitati continua ad esserlo!

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